LEARNING AND TEACHING CLINICAL SUPERVISION AND RESEARCH
The Milan School of Medicine ,world leader in Medical Education and clinical teachers’education in Person Centered Medicine, organized the 1st International Summer School in Clinical Supervision and Research on 3-8 September 2018-Viareggio,Italy (Toscana)
The Course will be directed by prof.Giuseppe R.Brera and Claudio Violato
information request: summerschool@unambro.it
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La Scuola Medica di Milano dell’Università Ambrosiana, leader nel mondo per la formazione dei medici e dei docenti in medicina all’isegnamento della Medicina centrata sulla persona, ha organizzato la prima scuola estiva internazionale in Supervisone clinica e di ricerca.
Il Corso, condotto dal prof.Giuseppe R.Brera e dal prof.Claudio Violato si terrà a Viareggio dal 3-allo 8 Settembre 2018 a Viareggio
In violazione del codice penale e delle leggi di deontologia professionale, il giornale Repubblica, diffonde sul web notizie diffamatorie false e gravemente calunniose contro l’Università Ambrosiana, dando disdoro al suo Rettore,prof. Giuseppe R.Brera suo fondatore e Rettore. Le informazioni sono tratte dall’archivio 2009, a firma del giornalista Simone Mosca, con la collaborazione di Luca Lantero in qualità di “esperto” e messe all’attenzione del web,in occasione della candidatura del prof. Brera al Ministero dell’istruzione,università e ricerca, sostenuta da autorevoli scienziati di tutto il mondo. L’avversione è inspiegabile e certamente non onora un giornale di grande tiratura e attenzione per la cultura. Non è la prima volta che la stampa, si è accanita , contro questa Università libera di Milano che ha avuto il merito, invece, di promuovere nel 1998 e realizzare la trasformazione epocale del paradigma della scienza medica, che è stato formalizzato il 13-14-15 Ottobre 2017 a Milano, e le cui applicazioni didattiche sono state messe a punto senza alcun finanziamento statale. l’Università è potuta sopravvivere a un’intensa denigrazione , finalizzata a neutralizzarne l’apporto innovativo e l’opera di cambiamanto del sistema universitario e scientifico, grazie sopratutto all’attività volontaria di importanti scienziati e docenti di fama mondiale Claudio Violato, Paolo Lissoni, Jean George Maestroni, Richard Fiordo a cui recentemente si è aggiunto Piermario Biava e grazie all’infaticabile e combattiva attività dello stesso Rettore, direttore della Scuola Medica di Milano, teorizzatore della Medicina centrata sulla persona, a cui si deve il cambiamento epistemologico della scienza medica e del concetto di salute. ( vedere saggio esplicativo del cambiamento di paradigma ) . Nell’Università Ambrosiana, a cui il mondo deve molto, sono nate nel 1998 ,per la prima volta nel mondo, le procedure didattiche della Medicina centrata sulla persona.- fatto riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – contribuendo nel 2009 allo sviluppo di un movimento internazionale. La seconda eccellenza mondiale dell’Università è l’innovazione teorica e didattica nello studio del’adolescenza , con una nuova teoria non riduttiva e con la pubblicazione di due riviste sulla materia ,uniche al mondo. Partner dell’Università è la Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’Adolescenza. che afferisce all’unico dipartimento esistente al mondo di Adolescentologia e Medicina dell’adolescenza. Solo medici diplomati in Adolescentologia clinica (tre anni) o in Counselling medico con l’adolescente (un anno dopo Adolescentologia clinica).
da sx (in alto: Ivan Rainini, pro-rettore dell’Università Ambrosiana, e titolare della cattedra di Archeologia, il Rettore, prof. Giuseppe R.Brera, il prof Ettore Ruberti, (cattedra di biologia molecolare), in basso docenti e allievi della Scuola Metastasio di Scalea, vincente il premio collegato alla manifestazione e in mezzo-terzo da sx il prof. Paolo Lissoni– cattedra onoraria di Psiconeuroimmunologia)
Si tratta di serietà accademica , non del corsetto di perfezionamento di sei mesi o di un indirizzo di un anno alla fine di Pediatria. Infatti nell’ente vi sono persone che hanno sei anni di studio e pratica dopo una specialità in pediatria e si può dire con certezza che siano oggi i più preparati al mondo sulla materia. I medici diplomati dall’Università Ambrosiana ( ca 350) in Adolescentologia clinica e/ o in Counselling Medico con l’adolescente ( unici corsi esistenti al mondo)- che comportano l’apprendimento della Medicina centrata sulla persona e del Counselling medico – come appare dalla prima ricerca al mondo sulla materia hanno fatto risparmiare sofferenze e costi sanitari ( ca 34 milioni di euro) in termini di risparmi di prescrizioni farmacologiche, esami e visite specialistiche., seguendo ca 70.000 adolescenti dal 1995 ( dal 1991 nei corsi precedenti) alla nascita dell’ente. Il suo Rettore, anche come Direttore della Scuola Medica di Milano, è stato l’unico italiano nella storia a essere stato invitato dalla WHO , per presentare l’innovazione teorica e didattica della Medicina, che ha introdotto nel mondo nel 1998 e che ha cambiato la scienza medica. L’Università è stata paradossalmente ostacolata e avversata da burocrati del MIUR, che invece avrebbero dovuto per legge favorire l’innovazione scientifica e pertanto sono gravemente responsabili di un danno indiretto nei confronti della popolazione non solo italiana e della scienza . l’Università è stata la prima ( e anche l’ultima fino a oggi) in Italia nel 2005 a organizzare un convegno internazionale in Medical Education , insieme a molti altri convegni e avere un Dipartimento sulla materia, e ha programmi internazionali unici al mondo. Nel 2009 è stata la prima al mondo a erogare un PhD in Medical. Education e è l’unica in Italia dal 2005 a avere un Dipartimento internazionale dedicato. Nel 2009 tra le prime 10 nel mondo e la prima a avere un PHD internazionale seguito da allievi di tutto il mondo. In Italia non c’è nessun docente in medicina che sia preparato all’insegnamento della Medicina,anche solo con il paradigma tradizionale obsoleto. a avere curriculum post-laurea per la formazione dei docenti di medicina, che ,l’Università eroga e che si chiama “Licentia docendi”. Negli anni malgrado le richieste al MIUR, non ha potuto aprire tre corsi di laurea, in Medicina,Archeologia, Arte sacra e non eroga al momento attuale alcun corso di laurea, anche se nel 2014 aveva chiesto un triennio clinico sperimentale , orientato alla Medicina centrata sulla persona, per studenti già iscritti a Medicina , per la sua Scuola Normale . Alla richiesta consegui invece, di un supporto dovuto per legge, una segnalazione all’AGCOM che sanzionava senza nessun procedimento istruttorio. Per questo motivo il Ministro Giannini e i funzionari del MIUR, e l’AGCOM sono stati denunciati denunciati alla magistratura. Il MIUR indubbiamente ha a cuore l’innovazione scientifica e didattica della Repubblica Italiana ! Già nel 1998, l’Università aveva un curriculum altamente innovativo per un corso di laurea orientato alla Medicina centrata sulla persona ma malgrado la richiesta formale della Regione Lombardia, grazie all’avversione dell’allora Rettore della Università statale Paolo Mantegazza, che guidò un parere negativo “ad usum delphini” in due successivi riunioni del Comitato Regionale Universitario- la seconda sostenuta dall’allora Presidente della Repubblica e dal Presidente della Regione. Il Mantegazza-così si chiamava l’uomo-che aveva già “diffidato” -non si capisce con quali poteri-ad aprire un Dottorato di ricerca, non voleva infatti una facoltà di medicina concorrente-anche perché aveva paura che la sede già dei corsi post-universitari dell’Ambrosiana , l’Ospedale San Giuseppe,passasse all’Ambrosiana . Nello stesso anno, con la benedizione del Cardinale Martini, il Mantegazza cercò persino di “rubare” la denominazione “Ambrosiana” per la nascente “Bicocca” riconoscendo in pubblico che non avrebbe potuto farlo perché l’Università Ambrosiana esisteva già. Il Comitato Regionale Universitario formato da Università pubbliche e private,istituito dalla scellerata legge Prodi-Bassanini Berlinguer (DPR del 27 gennaio 1998 n° 25Gennaio 1998 anti-costituzionale) , in palese conflitto d’interessi, deve pronunciarsi su curriculum nuovi, che possono essere concorrenti., chiedenti ” il valore legale”. Il paradosso è che il valore legale dei diplomi accademici ai sensi dell’art 172 della legge 1592 del 1933, fatto asseverato anche dal documento del Senato 280 del Marzo 2011 e da autorevoli costituzionalisti come Sabino Cassese, nello spirito di Luigi Einaudi, che lo considerava un “bollo” dannoso, non esiste. Inoltre La sentenza del TAR Lazio del 1 Dicembre 2004 , favore delle “Università popolari” afferma:” che il concetto “d’Istituto universitario oltre ad essere giuridicamente pregnante,è anche carico d’indiscutibile valenze storico culturali, intimamente connesso com’è a enti ed istituzioni che da tempo caratterizzano sul piano non solo culturale la vita e la società italiana. Il termine Università contiene una forza evocativa sua propria.” Cade così giuridicamente, qualsiasi diritto del MIUR di contestazione all’uso del termine “Università” per enti importanti fondato su un inesistente diritto di attribuzione di un qualsiasi “valore legale” (in quanto questo titolo non esiste giuridicamente). Questo “diritto” autoreferenziale e inventato ha consentito lo strutturarsi con l’aiuto della legge Prodi , una cupola di potere con frequenti espressioni di tipo mafioso nell’attribuzione di cattedre e ruoli, umiliando il merito. Il CUN e la CRUI sono stati complici dello strutturarsi di un sistema che ha portato Università e ricerca, se si eccettuano enti d’eccellenza storicamente privati o eredi di un’organizzazione privata, come Bocconi, Cattolica e Politecnico , di Milano,ma purtroppo soggetti al regime giuridico pubblicistico.
Il valore scientifico e didattico dell’Università Ambrosiana,libera Università di Milano, del suo Rettore e dei suoi docenti, tale da aver dato un contributo determinante per il cambiamento della Medicina e della “Medical Education”,istituendola per la prima volta come disciplina scientifica e didattica in Italia , con l’organizzazione internazionale del I° PhD internazionale in Medical Education e la introduzione nel mondo della Medicina centrata sulla persona e dell’Adolescentologia, certamente rendono l’ente di valore storico certamente superiore per importanza a un’ “Università popolare” o della “Terza età”.
L’articolo di Repubblica cita anche pareri segnati da analfabetismo giurisprudenziale. L’Università Ambrosiana nel 2006 , a seguito alla proposta innovativa di aprire corsi formazione e di ricerca in Medical Education,anche nelle Università statali , venne invece segnalata all’AGCOM per “pubblicità ingannevole” da un funzionario del MIUR, un certo Masia, perché non erogava corsi “aventi valore legale” . (inesistente). Questo portò l’ufficio legale dell’Università a denunciare all’AGCOM il MIUR , fatto omesso dall’Istituto. Da notare che l’ex ministro ha firmato una legge nel 2010 tuttoggi responsabile del fallimento del sistema Universitario e scientifico a danno degli studenti e dei ricercatori e di docenti non parassiti, come appare dai dati al 2010 e attuali, come appare dal libro sull’Università Italiana scritto dal Prof.Brera in cui documentando il fallimento italiano per merito di un sistema incentivante un potere parassitario a danno degli studenti e dei ricercatori i è teorizzato un disegno di legge centrato sulla persona che porterebbe l’Italia a avere il sistema universitario più avanzato del mondo, in cui gli studenti , resi autonomi dal diritto allo studio , i docenti ricercatori,non parassiti, sarebbero arbitri dello sviluppo delle Università, innestando un circolo virtuoso. Da qui la candidatura internazionale del prof.Brera al Ministero all’istruzione, Università e ricerca.
Il conflitto istituzionale dell’Università con il MIUR si protrae dunque dal 2006 e in quanto l’Ambrosiana non ne riconosce l’autorità in quanto “fuorilegge” ai sensi dell’art .172 DR 1592 del 1933, del documento del Senato 218 del Marzo 2011. Davide contro Golia. Siamo al paradosso: in Italia esiste un ministero “fuorilegge” che ha operato per mantenere un potere esclusivo di controllo per garantire ruoli pubblici parassitari e controllo sull’istituzione dei corsi di laurea e dei ruoli accademici, fino alla legge Zecchino, che in questo senso ha responsabilizzato gli atenei, a spese però del contribuente, che ha pagato posizioni accademiche di comodo e corsi di laurea triennale a questo fine tipo: “Distillazione della grappa” o “Scienze e tecniche equine” . Una sorta d’IRI dell’Università che non ha premiato il merito se si eccettua Università d’eccellenza per tradizione tipo “Poltecnico di Milano” o private come la Bocconi e la Cattolica, che tuttavia sono in regime pubblico essendo nate prima della Costituzione.
E’ probabile che l’articolo di Repubblica sia nato probabilmente per una ritorsione politica, in quanto nel 2009, il Rettore,aveva pubblicato un articolo di tre pagine sul giornale la “Padania” in cui attaccava lo statalismo del sistema universitario italiano contro gli studenti e i migliori docenti ,dati alla mano, considerandolo “parassitario”. E’ incredibile che l’innovazione sia ostacolata dall’istituto che avrebbe il dovere di promuoverla e che questo debba essere difeso dalla magistratura penale. il MIUR e l’AGCOM sono stati denunciati due volte dall’Università, forte anche del parere positivo dell’allora Presidente della Corte d’Appello del Tribunale di Milano.
L’Università, purtroppo, malgrado le eccellenze, propone solo corsi post-universitari innovativi, tutti sotto il patrocinio della Regione Lombardia, e sebbene l’avesse richiesto non ha mai erogato corsi di laurea. Tuttavia il danno degli anni prodotto dalla stampa, ha portato a sviluppare l’attività solo in campo internazionale, registrando in Italia una caduta vertiginosa delle iscrizioni con un conseguente quasi-blocco dello sviluppo didattico in Italia, cosa che tuttavia non ha impedito l’azione di cambiamento di paradigma della scienza medica.
Appare inoltre chiaro che questa stampa disinformata e di basso profilo con gli illeciti in atto da parte del MIUR e gli ostacoli all’innovazione scientifica e didattica, hanno danneggiato la popolazione e lo sviluppo dell’Università e la scienza,colpendo prima di tutto gli studenti universitari.
In sintesi l’articolo dà informazioni false e gravemente calunniose come appare:
1 Occhiello: “ un istituto privato milanese e tre svizzeri nella mappa delle “Università abusive
Il Giornale accomuna l’Ambrosiana probabilmente a enti speculativi . E abusivo e illecito invece il potere autoreferenziale del MIUR nel dare un inesistente valore legale ai diplomi accademici, fatto che è servito per costituire una cupola di controllo ( corsi di laurea e cattedre fino al 2000 e concorsi spesso pilotati) che ha portato al fallimento il sistema sistema universitario e scientifico . (dati al 2010), con l’approvazione della CRUI che mai ha proposto cambiamenti innovativi del sistema, condannando all’esilio migliaia di giovani. E’paradossale un paese che ha un Ministero fuori legge !
Fallimento al 2016 . Come di vede dai dati sono stati gli studenti a essere penalizzati.
2 Titolo: Come vendere una laurea che nessuno riconosce
Non erogando diplomi di laurea, l’Università non può vendere nulla ! Inoltre la Costituzione e la legislazione non danno allo Stato titoli per riconoscere diplomi accademici
3 riga 7. …. Promettendo diplomi ,lauree,dottorati, master ma in cambio di soldi richiesti distribuisce attestati di studio senza privi di qualunque valore ( quale ?)
L’Università Ambrosiana non distribuisce nulla. I requisiti etici e professionali per essere ammessi sono severissimi. l’Università è elitaria. I diplomi post universitari acquisiscono un valore solo di “qualifica accademica” ai sensi dell’art 172-DR 1592- 1933 come anche tutti i diplomi accademici nel territorio italiano. I Rettori che danno “Diplomi di laurea “in nome della legge” commettono un abuso di potere.
4 riga 15 … la fabbrica dei titoli una vera mappa internazionale dell’istruzione contraffatta
L’articolo dimostra l’esistenza invece di una “fabbrica ” d’informazioni false, diffamatorie e calunniose: ci si domanda a che fine ?
5 riga 21 …. Si può partire dall’Università Ambrosiana che per cominciare non dovrebbe affatto chiamarsi così
Forse il giornalista voleva essere ammesso alle Olimpiadi del giornalismo, vincendo il Pullitzer ? E’ questo il livello etico del giornalismo di Repubblica ? Come dovrebbe essere chiamato l’ente in cui è nata e si è sviluppato il cambiamento epocale della scienza medica ?
6 riga 31 … propone lauree triennali in medicina…
Come mai un giornale “serio” come Repubblica pubblica notizie false ?
7 riga 35 una vera offerta universitaria…ma non è un’università
Come si è visto, siamo di fronte all’analfabetismo giurisprudenziale
8 riga 36 …l’istituto privato non ha alcun diritto ha chiamarsi Università in quanto mai riconosciuto dal Ministero dell’Università
Il MIUR al contrario non ha alcun potere legale di conferire o meno un diritto all’appellativo di un Ente come “Università” come si evince dalla sentenza del TAR Lazio del 2004, a meno che non ipotizzare che l’Ambrosiana ha meno diritti di titolo rispetto alle Università popolari o della terza età.
Il MIUR non ha alcun potere di riconoscere o non riconoscere diplomi universitari,ai sensi della legge in vigore. E’ tuttoggi un abuso di potere dare diplomi di laurea in nome della legge. Il sistema premia e ha premiato un circolo vizioso che ha danneggiato, sopratutto gli studenti, togliendo un vero diritto allo studio e condannando i migliori all’esilio scientifico e lavorativo. Caso mai è il contario: è’ l’Università Ambrosiana che non puo’ riconoscere provvedimenti illegittimi per non essere complice morale e burocratica del dissesto della cultura universitaria e scientifica , a danno degli studenti e della popolazione, operato da perfidi asini parassitari e burocratici, il cui sviluppo avrebbe potuto portare il paese a essere faro di civiltà e di benessere e che malgrado l’avversione è riuscita a promuovere , nell’ambito sanitario, con riconoscimenti internazionali.
L’ironia dell’Università “dietro casa” è appropriata , infatti grazie alla denigrazione ignorante e perfida l’Università ha voluto e dovuto tenere una sede legale disponibile- grazie alla sponsorizzazione logistica di un ente non-profit – di prestigio storico dovuto sopratutto al fatto d’essere stato luogo della scrittura e dell’approvazione da parte della Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’Adolescenza (SIAd) della Dichiarazione Universale dei Diritti del Giovane nel 1992 , e nel 2017 della scrittura della “Charte Mondiale de la santè-the World Health Charter” , anche per una congiuntura economica negativa dovuta all’azione pubblicistica di un giornalismo ignorante E’ evidente che i valori ideologici negativi del giornale Repubblica, non di partito, ma di una cultura contrastante i documenti citati e le radici culturali dell’Italia, filosofico-greche e cristiane, possono giustificare l’avversione del giornale nei confronti dell’Università Ambrosiana e del suo ente partner, la SIAd. Non è il luogo che fa il valore delle persone, ma è il valore delle persone che fa il luogo. Tuttavia questi fatti non hanno potuto fermare l’azione innovativa epocale dell’Università-
Il giornale, forse dovrebbe occuparsi maggiormente dei dati del fallimento del sistema universitario e scientifico italiano che relega l’Italia al penultimo posto nel tasso dei ricercatori in Europa e ha la metà dei laureati rispetto alla Francia e all’Inghilterra e condanna migliaia di giovani all’esilio scientifico. Dobbiamo rivolgere, per questo motivo un ringraziamento particolare ai luminari della Repubblica Italiana ,fulgidi promotori del sistema Universitario e scientifico : Romano Prodi, Luigi Berlinguer e Franco Bassanini, Ortensio Zecchino, Maria Stella Gelmini, Fabio Mussi, alla Conferenza dei Rettori (CRUI), al Comitato Universitario Nazionale (CUN) , sempre dalla parte degli studenti e dello sviluppo del paese, non dei propri interessi .La genialità di questi “patriotti” , di ampia e ben documentata cultura , disinteressati indipendenti da appartenenze ideologiche e a favore della verità, è stata una luce che ha illuminato lo sviluppo del paese , il futuro degli studenti universitari italiani e dei ricercatori valorizzando i giovani e la cultura italiana. Tra questi non dobbiamo dimenticare il burocrate Antonello Masia, eminenza del MIUR, e tutore del Ministro Gelmini.
Alla splendida attività, all’intelligenza sapiente e all’amor patrio di questi signori, svolta sempre senza alcun interesse personale e nel pieno spirito di volontariato, vanno attribuiti i successi del sistema universitario e scientifico italiano che possono essere riscontrati nei suoi dati al 2016 e all’avere appoggiato con coraggio, responsabilità e forza istituzionale, come richiesto dalle leggi e dalla Costituzione, l’innovazione epocale dell’Università Ambrosiana e le sue importanti iniziative per il bene del paese e dei giovani, per una cultura della verità, come “Youth Science Italy”, facendo pervenire, come ci è noto, anche una forte presentazione alla Presidenza delle Repubblica, in occasione della richiesta dell’Alto Patronatoper l’iniziativa.
Veramente illuminati da sì-tanta intelligenza e sapienza e amor patrio, dall’amore per la verità di un giornalismo di alto profilo intellettuale e morale ,vogliamo dedicare , facendoci portavoce degli italiani ,sopratutto dei più giovani, questo Inno in cui la loro anima pura potrà riconoscersi o in alternativa un Inno meno impegnativo .
*”Youth Science Italy” è stata una manifestazione promossa dall’Università Ambrosiana e dalla Società Italiana di Adolescentologia e Medicina dell’Adolescenza, finalizzata a promuovere l’educazione alla scienza negli allievi delle scuole medie superiori , con il patrocinio del CNR ha coinvolto 9 Regioni Italiane per 44 milioni di abitanti. L’iniziativa è finalizzata a costituire in ogni Regione un network di Educazione alla scienza. Youth Science Italy, è un impegno del prof.Brera, suo ideatore, se sarà nel ruolo di Ministro dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca nel prossimo governo.
Oltre a questi fatti che hanno danneggiato la salute pubblica il MIUR è gravemente responsabile di non aver previsto l carenza formativa dei medici sia della qualità-alla luce del cambiamanto di paradigma della scienza medica- che della quantità.
Nel 2014 all’atto della richiesta al MIUR dell’autorizzazione, l’Università è stata segnalata all’AGCOM che senza alcuna istruttoria ha sanzionato, pubblicando su Internet.
Il Ministro Giannini, due funzionari del MIUR ,AGCOM sono stati di conseguenza denunciati alla Magistratura per diversi reati imputabili che sta indagando non solo sulle responsabilità di Repubblica ma anche di altri soggetti come MIUR-AGCOM -il Giorno
L’innovazione in Italia continuerà ad avere bisogno dei Magistrati ?
Si ringrazia l’Ufficio legale dell’Università Ambrosiana per la consulenza giuridica alla base di questo testo.
Lettera –invito ai docenti, ex allievi, allievi collaboratori e amici, particolarmente ai medici formatisi nell’Università Ambrosiana, alla processione del “Corpus Domini”2017, a Milano.
Giuseppe R.Brera
Il tempo difficile
Molti di noi sono assorbiti quotidianamente da un lavoro pesante, portando sulle spalle le sofferenze delle persone,in ambulatorio,in ospedale, in un clima di controllo burocratico e amministrativo finalizzato non alla qualità ma al risparmio delle spese sanitarie. Un lavoro spesso ingrato spesso nella non riconoscenza dei pazienti che alla fine della giornata o delle guardie e dell’attività ospedaliera lascia senza energie affettive e mentali e qualche volte con dubbi su scelte cliniche fatte in un clima di “ caccia alle streghe”, in cui il medico diviene capro-espiatorio di dinamiche affettive relazionali dei pazienti e dei famigliari. Lo scientismo richiede un medico computer che sia perfetto e funzioni come un software. Dai media poi arrivano bollettini di guerra e morte,in ogni dimensione e in più vi sono i problemi personali e famigliari. Alla fine della giornata il tentativo di chiudere la saracinesca è grande e di mettersi davanti alla TV addormentandosi per la stanchezza è frequente. Cosa può aprire la nostra vita ?
Il medico, il paziente e la verità nascosta dalla malattia
Il desiderio di sicurezza e di stabilità è comune e la chiusura sembra una difesa giusta, ma questo finisce per chiudere anche al trarre dal lavoro la soddisfazione e la realizzazione. Il mantenere sembra più semplice che il cambiare. Si finisce per dare peso solo al contingente o alla comunicazione virtuale e di riportare nelle relazioni con i propri cari un modello culturale che passa dai pazienti a noi ,ipervalorizzante solo la percezione dell’utile e della soggettività per cui il medico e il paziente diventano strumenti. Il fatto non toglie che nella malattia e nella domanda di guarigione, nella ricerca di una diagnosi vera, l’uomo esprima il bisogno di una verità oggettiva e di un’identità che si costruisca su questo. La vera domanda nascosta è la diagnosi dell’essere persona, prima del quadro clinico, perché, come appare dal progresso delle scienze medici i malattia e qualità della vita e dunque di “scelte”, sono associati. A livello di comunicazione appare che la domanda di verità su sé si esprime spesso nel linguaggio del medico e del paziente in cui la malattia viene posta come oggettivante la persona: “io sono-lui è un cardiopatico etc” oppure come possesso “ ho il cancro” “ ho la depressione”, a seconda dei livelli di debolezza dell’io del paziente. Il “predicato” malattia definisce la persona e il suo essere. C’è una diffusione dell’identità nella malattia, che nasconde la ricerca di una verità oggettiva su cui basare il proprio essere. Questo conferma la diagnosi di Kierkegaard sull’esistenza come rapporto con se stessi, il mondo e Dio, domande del nostro essere confermate dallo studio degli adolescenti come domande d’amore, di verità e di bellezza. La domanda d’identità, che ci rivela la traccia “dell’Io sono” come rivelazione di Dio, ma che per noi è mistero, ci permette di capire comunque che tutto quel che accade ha una sostanza, un significato che trascende la nostra comprensione. Il corpo , su cui il paziente attrae l’attenzione , è parte del sé e la sua essenza è metafisica , parte dell’essere. Lo spirito, e la soggettività con cui chiamiamo questa essenza non empirica di conseguenza non può essere tagliata fuori dall’esistenza e dal lavoro medico. Ecco perché il vero medico è un maieuta dell’essere, capace di trasformare la paura della morte o il desiderio di morire, in desiderio d’identità e di libertà, base della possibilità d’essere persone vere e soggetti responsabili. Il medico dovrebbe essere capace di permettere alla persona la conoscenza della qualità del suo essere, alla base dello stile di vita, inducendo così una domanda d’identità e una risposta vera, come avviene nell’applicazione del metodo clinico centrato sulla persona. L’istigazione al suicidio o l’omicidio bianco sono, prima di essere un crimine normalizzato da leggi e cultura, l’annullamento del desiderio di un’identità vera nell’ essere persona, di una vera realtà personale, non di una pseudo-realtà, base della libertà e che si esprime nella domanda di amore e di conoscenza della verità su se stessi. La distruzione della medicina e della scienza medica sta nell’annullamento del suo significato e il suo fine: la libertà dal male, la vita e l’amore per la vita con la chiusura della parola che dà la vita. Seminare la salute, intesa come “ La scelta delle migliori possibilità per essere la migliore persona umana”[1][2]parte dunque da un’idea più o meno consapevole di una richiesta d’identità e di sicurezza conseguente da parte del paziente, fondata sulla verità su se stessi come valore oggettivo, cioè di una parola non di derivazione empirica, per cui la sofferenza e la malattia ne sono una manifestazione e acconsentire alla richiesta di una chiusura in una diagnosi clinica, significa cronicizzare una patologia e un lavoro infinito pieno di frustrazioni, con l’approvazione della case farmaceutiche. Nascosta nella domanda di salute nella malattia c’è la domanda dell’uomo a partire dall’adolescenza : “ Chi sono io” , “ Perché sono nato se devo morire “ che esprime il mistero e l’angoscia della nostra origine e della nostra fine nel tempo e nasconde la domanda di verità sul nostro essere qui e ora. In questa luce l’ultima domanda dell’uomo a Gesù, per parola di Pilato, dopo la sua affermazione “ Io sono venuto al mondo per rendere testimonianza alla verità” : “ Che cosa è la verità” e la non risposta verbale ma empatica dell’Uomo, è il passaggio da una cultura del “cosa è”, ellenistica, alla nascita di un nuovo mondo: la cultura del “Chi”, del soggetto persona che ha la possibilità di conoscere e testimoniare la verità. Questa domanda è nella nostra anima e nell’anima di chi chiede un’identità in un “Chi sono io”, chiusa nel corpo anche malato, a un altro che gli riveli l’identità sotto forma di diagnosi vera del suo essere persona,in cui è compresa la salute. Questo è il pathos nascosto del malato, non espresso nella parola e che chiede di essere rivelato, portato alla luce, perché questo significa portare alla luce l’uomo, il soggetto della sua vita. La malattia anche quando non è più possibile la parola, nasconde sempre una domanda di verità su se stessi, una domanda d’identità reale, una domanda di realtà personale . ( dove reale significo vero, nel senso anglosassone). In un certo senso il paziente chiede al medico di rivelargli una verità oggettiva che è in lui: un mistero nascosto. Ecco perché chiudere il paziente subito in una diagnosi clinica o in esami, a meno che non vi sia una minaccia immediata per la sopravvivenza , è un errore che non favorisce l’alleanza e le risorse soggettive per la guarigione- vale a dire psico-neuro-endocrino immunologiche- come insegna il metodo clinico centrato sulla persona, fatto confermato dalla ricerca di base che ha cambiato il paradigma della scienza medica.
La peste
Certamente siamo in una cultura in cui è in atto una mutazione neuropsicologica delle persone, in cui l’identità è cercata nell’opinione, nel sentimento immediato, nell’immagine narcisistica, nel vedere se stessi e l’altro come strumenti di potere, danaro, consenso politico, immagine, emozione, piacere, comunicazione (“Sindrome del grande fratello”)[3] e anche espiazione inconscia di sensi di colpa come appare nella ricerca perversa di oggetti d’assistenza, che finisce nella speculazione e feretro della prevenzione e della crescita della responsabilità: (es. Se l’immigrato rende danaro e voti o salute dell’anima, è meglio non prevenire l’immigrazione). L’uomo oggi è attratto dall’oggetto di consumo – ne è anche condizionato- e nel desiderio o nel possesso di questo si annulla come soggetto perdendo l’identità. La sicurezza e l’identità sono cercate nel consumo dell’oggetto, atto che consuma lo stesso soggetto nel desiderio e lo annulla nel possesso concupiscente, provocando depressione e malattia o conflitto. E’ l’apoteosi del blocco psico-affettivo a una fase pre-genitale, che innesta un circolo vizioso fondato sui sensi di colpa inconsci generati naturalmente da essa, “l’istinto di morte” freudiano in cultura come scriveva Franco Fornari. E’ l’auto-cannibalismo descritto da Karol Woitila, interpretato in chiave psicoanalitica. La sessualità, da atto genitale e generante nello scambio del piacere anche simbolico uomo-donna, o espresso nella creatività simbolica, si riduce a essere oggetto di consumo: “fare sesso” e a pre-genitalità, costituendo la base antropologica dell’adattamento: “La desublimazione repressiva degli istinti sessuali”, di cui scriveva Marcuse, il “Deguello” della democrazia della libertà e dei valori su cui si fonda e morte dei diritti dell’uomo. La mutazione porta alla perdita della domanda d’identità e all’imperialismo di ciò che appare ed è percepibile, suggestiona e che fa provare emozione e piacere per la perdita dell’integrazione pre-frontale degli stimoli percettivi, base del pensiero critico. E’ questa la “peste” del tempo che aumenta il lavoro dei medici perché favorisce la patogenesi, i disturbi mentali e comportamentali, soprattutto la depressione e che affiora nella violenza omicida e anche, in modo speculare, nella motivazione inconscia al terrorismo, come catarsi della colpa nei confronti della legge, ma che nasconde sempre la domanda di senso, di un significato oggettivo e vero del proprio essere nel mondo per avere un orientamento certo nelle scelte. La paura di morire, la sofferenza infatti fanno percepire l’esistenza di se stessi, attraverso il corpo. Io esisto se soffro , non perché sono un uomo libero nell’essere me stesso, cioè reale. Conoscere la verità su se stessi e in se stessi è condizione necessaria per la libertà , per migliorarsi e migliorare la prognosi
Il “Corpus Domini” ,una ricetta contro la peste neo-cannibalica
Giovedi, 15 Giugno a Milano, dopo la S.Messa del Cardinale Scola in S.Lorenzo, vi sarà la processione dietro un pezzo di pane, “Corpus Domini”, per fede e ragione ritenuto da molti il Corpo di Cristo, apparentemente dall’esterno una sorta di delirio mistico nel credere e pensare che vi possa essere un Dio commestibile in un pezzo di pane., una sorta di “hamburger” vegano non fruibile da Mc Donald. Tuttavia attraverso la psicoanalisi kleiniana è possibile affermare che solo Dio poteva inventarsi di farsi pasto terapeutico per bonificare l’uomo dalla colpa e dai sensi di colpa che lo porterebbero all’autodistruzione e al cannibalismo. Ma la peste della sindrome del Grande Fratello, e dell’autocannibalismo della società dei consumi, in cui in fondo l’uomo divora se stesso o decide chi far vivere o morire non ci presenta un neo-cannibalismo ? Il bambino sano o malato ucciso dentro il ventre materno rappresenta infatti spesso l’espiazione di sensi di colpa inconsci o un fastidio da eliminare perché scomodo e costoso. Il neo-nato non è cannibalizzato dall’organizzazione di una sanità perversa , ignorante, vile e schizofrenica nei medici che alle sette fanno nascere e alle 9 fanno morire ? Senza conoscenze socio-analitiche Giovanni Poalo II° aveva profetizzato: “La società che uccide i suoi figli non ha futuro”. Insieme alle forme diffuse di eutanasia, l’aborto è ormai un’ideologia normalizzata, fondata sulla perversione della Medicina fatta legge e cultura sulle stesse dinamiche, che si perpetuano, della guerra primitiva, un rito sanitario funesto, un atto neo-cannibalico che proietta nella società un veleno mortale, depressivo, nelle proiezioni dei sensi di colpa. La fede nel “Corpus Domini”, e la “Pentecoste” ( discesa dello Spirito Santo sui discepoli di Gesù hanno cambiato lo scenario antropologico. Se l’uomo ha la possibilità di assumere una natura divina, per Grazia, le vicende inconsce, interfacciate con la sua natura ontologica che lo condannano a morte scompaiono. L’incorporazione di Dio nella natura umana ha cambiato la storia, come è apparso dalla nascita nella medicina del “prendersi cura” del sofferente, un tempo emarginato perché macchiato dalla maledizione divina (la colpa nei confronti di Dio). Il perdono per la colpa è alla base dell’atto sanitario. Il vero medico, il vero infermiere infatti non giudicano, si prendono cura dell’altro. (Buon Samaritano). Il corpo e la mente sofferente del malato non nascondono più solo una domanda di verità e d’identità, ma qualcosa di molto più grande, una natura divina che soffre e che aspetta aiuto dallo stesso uomo. E’ un paradosso, l’Onnipotente, che si è fatto crocifiggere, ( fatto che disturba l’Islam) cerca cura nell’uomo malato, Il corpo dell’ammalato è il corpo di Dio che soffre. La sofferenza del malato nasconde dunque un conflitto profondo tra un “essere” uomo che vuole venire alla luce e delle tenebre che cercano di ostacolarlo. Il medico è un maieuta molto più profondo di quel che gli sembra di essere, se già lo è.(il che richiede una formazione). Può essere una luce che squarcia l’oscurità , che permette la trasformazione della sofferenza in una culla ontologica di un nuovo essere uomo o donna, che di fatto cercano questo. Questo richiede tempo, libertà e una concezione della Medicina non riduttiva , meccanicista, come appare necessario dalle scienze di base. La domanda di verità del malato su se stesso e quindi il mondo è una domanda di una rivelazione ontologica sulla sua natura di uomo: condannato a morte o nella vita eterna ? L’uomo è dunque molto di più di quel che pensa, soffre, gioisce, possiede, lavora, crea. Non è strumento né oggetto, è il significato dell’universo . Il suo vero essere gli è stato rivelato da Gesù Cristo che per la sua vita si è fatto ammazzare, cambiando la storia del genere umano e dell’universo. Lo spazio-tempo, da allora aspetta di essere conosciuto dall’uomo, di essere rivelato da lui. L’uomo è il suo destino. Una teleologia centrata sulla persona è entrata nell’esistenza individuale e universale. Un nuovo Rinascimento è necessità di vita.
La processione a Milano, inventata dal Cardinal Federico Borromeo per chiedere la grazia di scacciare la peste e riabilitare i convalescenti, è quanto mai attuale.
5.Motivazioni al procedere e al precedere dietro o avanti il Corpus Domini
L’Università Ambrosiana sarà presente come istituzione culturale e formativa per testimoniare con la sua presenza- la Chiesa di Ambrogio fa precedere le Università come simbolo di una ragione testimone della Fede – sette motivi, il primo: la riconoscenza nei confronti di Gesù Cristo fondatore di una nuova cultura fondata sulla verità dell’essere persona: “il chi”, rivelandosi significato dell’esistenza (“io sono la via,la verità e la vita-senza di me non potete fare nulla) e necessità per annullare la naturale soluzione di continuo tra vita e morte; il secondo: per testimoniare come verità della ragione l’essere – Dio, (Io sono) in un pezzo di pane donato alla commestibilità umana come “Corpus Domini” , annullante l’auto-distruzione umana attraverso l’eliminazione della necessità del “Capro espiatorio”: la proiezione della colpa cannibalica su ogni debole e quindi il perpetuare la croce ;il terzo : il vedere Dio in un pezzo di pane è oggi una vera sfida alla società dell’immagine e della comunicazione virtuale, dell’usa e getta; è l’eternità nascosta e comunicata. il quarto: per chiedere grazia contro la peste mondiale e per una medicina rinnovata sul piano etico e antropologico, annullando le forze delle tenebre contro la vita della nostra istituzione che da 22 anni combatte per mantenere l’etica ippocratica e l’innovazione formativa; il quinto per chiedere benedizione per la più importante operazione culturale nella storia della Medicina, dopo Ippocrate e Claude Bernard, che abbiamo promosso in Ottobre con il Congresso: “Medical Science and Health Paradigm Change : possa questo Congresso attrarre i sapienti e gli innovatori ; il sesto per chiedere grazia per ogni problema personale e per chi di noi è in difficoltà per questo; il settimo per chiedere che il nostro paese e l’Europa, smarriti, ritrovino le radici filosofiche e cristiane, anche illuminando stolti e ignoranti uomini politici e per pregare per Papa Francesco, perché dissotterri l’ascia della cultura cristiana e sia illuminato dallo Spirito di verità nella guida della Chiesa
Per questi motivi Le chiedo personalmente di essere presente, di camminare e pregare con noi se , non contagiato dalla peste , ritiene che quanto ho scritto è giusto e se ha a cuore l’Università in cui si è formato e/o si forma. L’invito è esteso anche ai non-medici, agli amici e collaboratori. Chi è lontano, anche oltremare, almeno si unisca a noi nella preghiera. Esserci, in presenza o pensiero sicuramente fa bene alla salute, rende vitali !
Con vive cordialità
Giuseppe R.Brera
Copyright Giuseppe R.Brera 2017
[1] Brera Giuseppe R. Person Centered Medicine Theory,Teaching Research. 2011 ;Int.J.of Pers.Cent.Med; 1:69-79
[2] Brera Giuseppe R. Introduction to Medical Science and Health Paradigm Change” Research Gate. DOI DOI: 10.13140/RG.2.2.31541.06880 Available on Internet : www.healthparadigmchange.it
[3] Brera Giuseppe R. La sindrome del “Grande Fratello” e i magnifici sette, come essere genitori in un tempo difficile.Milano, ed. Università Ambrosiana; 2010